PROPOSTE | Italiano: "Metteremo on-line i beni culturali"

Nessuno sul web conosce le nostre ricchezze, nel 2015 non è più accettabile”. Il candidato Lorenzo Italiano guarda ai beni culturali di Milazzo. 
 
 “Il problema – commenta in una nota Lorenzo Italiano, candidato a Sindaco per la città di Milazzo le prossime elezioni amministrative del 31 maggio – è il fatto che a Milazzo abbiamo il più grande museo archeologico della provincia di Messina, secondo solo a quello di Lipari, ma non lo conosce nessuno perché non è pubblicizzato. Ci piacerebbe vedere encomiare Milazzo per la messa on-line dei suoi preziosi beni culturali, che invece restano ai più sconosciuti. Noi abbiamo nel nostro programma l’iniziativa di mettere on-line tutti i monumenti per farli conoscere al mondo intero, organizzando e promuovendo percorsi con i tour operator e i social retail presenti sul web. Abbiamo pensato alla canalizzazione dei beni culturali e dei percorsi naturalistici attraverso insegne con Qr-code, la tecnologia che permette di risalire tramite le fotocamere di smartphone e tablet, alle informazioni web e agli iper-link sulla storia e le tradizioni di Milazzo. Tutto questo merita ovviamente un portale turistico degno di tale nota e in questo, purtroppo, siamo indietro, rispetto a tante altre realtà presenti con siti web appositamente studiati per turisti e tour operator, in collaborazione con le strutture ricettive presenti sul territorio, che promuovano le bellezze di Milazzo permettendo l’interazione tipica del web 2.0. La trasparenza è importante ma l’immagine per un territorio a trazione turistica è tutto. E noi restiamo invisibili al mondo”.
 
 
Ufficio stampa
 

Ennesimo salone pieno per Lorenzo Italiano, questa volta a Santa Marina

"Stravolgeremo le mappe geografiche di Milazzo. La periferia non deve restare periferia". Con queste parole il candidato a Sindaco Lorenzo Italiano ha aperto l'incontro tenutosi a Santa Marina ieri pomeriggio.
 
L'incontro, seguito su Twitter grazie alla diretta tweets, è stato l'ennesimo promosso in periferia dalla iniziativa "Dicci la tua" in tour. Iniziativa che vuole raccogliere i pareri e le proposte dei cittadini contrada per contrada. Ma non è stata solo l'occasione per un confronto partecipativo, Lorenzo Italiano ha infatti presentato le sue idee per Milazzo addentrandosi nel suo programma politico e lanciando quindi soluzioni per riqualificare la Piana "Noi avevamo in cantiere diversi progetti per la periferia, iniziati con quel milione e 700 mila euro spesi per la messa in sicurezza di via Rio Rosso. Abbiamo così garantito lo sbocco a ponente per i cittadini della periferia. Avevamo destinato somme per la costruzione di parchi urbani tra Santa Marina e Bastione. Tutto si è interrotto nel 2010 quando è iniziato un periodo di oscurità per Milazzo" ha proseguito Lorenzo Italiano "ma non ho mai smesso di incontrare la gente, io posso guardarvi con gli occhi del cuore, rispetto ad altri barricati dietro una scrivania! Milazzo merita di essere ascoltata. Illuminazione e rete fognaria? Sembra incredibile ma nel 2015 questi servizi mancano in alcune strade di Milazzo. Era troppo facile alzare le tasse al massimo, il mio impegno davanti la comunità di Santa Marina è quello di riportare le tasse ai minimi previsti dalla legge ed abolire la Tasi ripristinando i servizi essenziali, tra cui vigilanza notturna, parchi urbani e nuovi centri sociali."
 
A conclusione dell'incontro, tenutosi presso i locali del salone parrocchiale, Lorenzo Italiano ha risposto alle domande dei residenti, preoccupati in particolare per la strada di Via Orgaz e la messa in sicurezza delle altre strade nevralgiche, così come la pulizia dei pozzetti, recentemente svoltasi senza seguire un criterio di continuità, saltando abitazioni e strade, alimentando quindi la protesta dei residenti.
 
 
Ufficio Stampa
 

DICCI LA TUA | Oggi Lorenzo Italiano incontra la comunità di Santa Marina

MILAZZO – Si svolgerà sabato 18 aprile alle ore 18:30 presso la saletta parrocchiale della Chiesa di Santa Marina, nell’omonimo quartiere, l’incontro promosso da Lorenzo Italiano per ascoltare la cittadinanza.
Dopo Santo Pietro e Grazia, il “Dicci la tua” in tour, la manifestazione che raccoglie le proposte e le critiche della gente, fa tappa nell’ennesimo quartiere della periferia di Milazzo, da tempo abbandonata alle sue sorti. “Sono vicino alla comunità di Santa Marina e Bastione, dove una comunità di milazzesi ha ormai dimenticato ogni forma di vigilanza e servizio pubblico, dalle strade alle reti fognarie, al campo sportivo vittima di vandalismo ai reiterati furti nelle abitazioni. Una amministrazione sana non può non avere a cuore le sorti di Santa Marina e dei quartieri limitrofi, ripensando per esempio alle aree verdi, ai servizi di prossimità, a nuovi centri sociali e agli impianti sportivi con annessi parchi da gioco” ha dichiarato Lorenzo Italiano, candidato a Sindaco per Milazzo il prossimo 31 maggio “il tempo dei proclami è finito, diamo un nuovo inizio a Milazzo e alla sua Piana. I milazzesi lo meritano. Sabato alle 18:30 saremo a Santa Marina per ascoltare le proposte dei cittadini e, anche, per raccogliere lamentele o denunce che la classe politica deve essere in grado di intercettare al fine di porre nel più breve tempo possibile delle soluzioni mirate e fattibili.”


Ufficio Stampa

OPINIONI | Ma le rotonde sono davvero così utili? La parola all'esperto

enrico de vita isoradioRotonde si o rotonde no? A Milazzo se ne parla da mesi non solo sull'utilità di queste, peraltro abbastanza discutibile, ma anche per la scelta di aprire tutti questi cantieri contemporaneamente creando ingorghi e incidenti stradali. A questo si aggiunge spesso l'inadeguatezza di alcuni automobilisti decisamente indisciplinati. Andiamo con ordine. La rotatoria è davvero così utile? Dipende da come è fatta e comunque, non è detto che la migliore delle rotatorie, possa essere davvero utile alla viabilità. L'efficacia di una rotonda può infatti dipendere dal contesto, dalle strade circostanti, dalla larghezza e altri fattori tecnici. Pubblichiamo una intervista all'editorialista Enrico De Vita su Isoradio, intervistato da Elena Carbonari apparsa due mesi fa sul magazine Automoto. Gli elementi su cui riflettere sono davvero tanti...

 
Ancora oggi c'è chi non sa come affrontare una rotonda in maniera corretta. Chiariamolo una volta per tutte, cosa dice il Codice della Strada?
«Sembra incredibile, ma ci sono ancora molti automobilisti e motociclisti che non hanno capito come affrontare una rotatoria nella maniera correta. Il Codice della Strade dice semplicemente che le rotonde danno la precedenza a chi circola al loro interno. Questo significa che chi entra in rotonda deve sempre dare la precedenza a tutti coloro che stanno già percorrendo la rotatoria».

 
Perché in Italia, a proposito di rotonde, si parla di una situazione “anomala”?
«Moltissimi comuni italiani, incentivati anche dall'Unione Europea, che presta parecchi soldi alle amministrazioni, stanno costruendo un'infinità di rotonde, anche a sproposito e spesso inutili o addirittura pericolose per chi viaggia in auto o in moto».

 
Come dovrebbero essere costruite le rotonde e come sono invece quelle italiane?
«L'assurdità più frequente è quella di veder spuntare come funghi rotonde con diametro piccolo, a volte ridicolo. Diametri che risultano di gran lunga inferiori a quelli stabiliti dalle normative internazionali, che obbligano a non scendere sotto i 20 metri di larghezza. E in Germania non si può scendere addirittura sotto un diametro di 23 metri. In Italia invece abbiamo rotonde assurde, larghe anche solo 5 metri. Per non parlare di quelle ancora più bizzarre con diametro da 1 metro! Nel nostro Paese si possono vedere rotonde allestite intorno ad un palo della luce. Vengono installati quattro guard rail di plastica intorno ed ecco spuntare una nuova mini-rotonda».

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Un tipico esempio di mini-rotonda
 
Le rotonde sono veramente utili?
«Se si rispetta un diametro minimo di 20 metri le rotonde portano sicuramente benefici per la sicurezza e la gestione del traffico».

 
Ma le mini-rotonde non sono l'unico tranello...
«Oltre alle “rotatorie in miniatura” le amministrazioni comunali italiane fanno un altro grave errore. Spesso costruiscono infatti rotonde con strade tangenti, pratica espressamente vietata dalle norme internazionali, che invece richiedono di far rallentare chi entra fino a fargli assumere la stessa velocità di chi circola all'interno. Solo in questo modo si obbliga chi entra nella rotonda a frenare fino a raggiungere la velocità media di chi si trova all'interno della rotatoria, limitando il pericolo in caso di potenziale collisione».

Nel nostro Paese si possono vedere rotonde allestite intorno ad un palo della luce
 
Perché le rotonde con tangenti sono così pericolose?
«In Italia fioccano le rotonde con tangenti. Ma anche gli incroci con nel mezzo rotonde di un metro, più simili ad una pizza che ad una rotatoria, costituiscono un grave pericolo per la circolazione. Infatti, si lascia che tutti i veicoli provenienti dalle quattro le strade possano percorrere questa “non-rotonda” ad alta velocità, senza rallentare nemmeno di un km all'ora. Se la rotonda è piccola diventa difficile capire chi la sta percorrendo in senso rotatorio, a chi e come dare la precedenza, perché i veicoli che impengano l'incrocio lo attraversano in un batter d'occhio».

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Le rotonde-pizza creano grossi problemi in modo particolare ai mezzi pesanti
 
E poi in Italia nessuno utilizza più le frecce, specialmente in rotonda...
«Sì, è vero. L'altro grande problema legato alle mini-rotonde è causato proprio dalla sparizione degli indicatori di direzione. Automobilisti e motociclisti, infatti, hanno dimenticato l'utilizzo delle “frecce”, obbligatorie per il codice ma desuete per gli automobilisti, tanto da diventare un optional. Così a occhio direi che almeno nove automobilisti su dieci non utilizza le frecce all'interno delle rotonde».

 
Perché è così importante utilizzare le frecce in rotonda?
«Se la precedenza spetta sempre a chi è già nella rotatoria, la mancanza della freccia complica la situazione perchè l'incrocio diventa una situazione ove la precedenza spetterebbe a chi viene da destra. Ma la norma vieta di dare precedenza a chi si appresta a entrare in una rotatoria, perchè deve essere sempre e solo di chi si trova all'interno. Per ultimo, il panorama viene complicato da quei Comuni che riconoscono la precedenza a chi percorre la rotatoria, tranne che per una direzione privilegiata, per esempiop per una direzione utilizzata dai mezzi pubblici, o da un assessore. A Segrate per esempio c'è una rotonda che dà precedenza agli autobus che procedono diritti. Questo è il massimo della incongruenza perché non può avere la precedenza al tempo stesso chi è all'interno e chi si appresta ad entrare in rotonda.».

Le rotonde devono essere perfettamente circolari perché solo in questo modo si possono assegnare a tutti gli stessi diritti e gli stessi doveri
 
Perché non possono esistere rotonde con forme diverse da quella circolare? In Italia se ne vedono così tante...
«Le rotonde devono essere perfettamente circolari perché solo in questo modo si possono assegnare a tutti gli stessi diritti e gli stessi doveri. Non solo ma la forma a cerchio è l'unica che garantisce la percorrenza con velocità costante e con angoli di sterzo fissi (in modo da non muovere il volante e non corere il pericolo di urtarsi). In caso contrario – rotonde bislunghe, a rombo, a pera, a fagiolo e di tutte le forme possibili – siamo di fronte a qualcosa di anacronistico e non riconoscibile, quindi, se ognuno poi se le costruisce come vuole, diventa anche inutile fare norme generali estese a tutto il territorio nazionale.»

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Una "non rotonda" realizzata in mezzo ad un incrocio con barriere in plastica
 
Di chi è la colpa di questa situazione a dir poco caotica?
«Tutto questo – mini-rotonde, rotonde tangenti dove nessuno rallenta e utilizzo delle frecce pressoché inesistente unito a segnali di precedenza ambigui e fuori legge – causa incidenti frequenti nei quali nessuno riconosce il torto. La colpa è prima di tutto del legislatore che in Italia non ha imposto un diametro minimo per la costruzione di rotonde».



La Redazione

A Grazia una platea di sostenitori all'incontro di Lorenzo Italiano

“Non è una questione di priorità. Siamo tutti cittadini della periferia” con queste parole Lorenzo Italiano, candidato a Sindaco alle prossime elezioni amministrative di Milazzo del 31 maggio, ha aperto l’incontro con i cittadini che si è tenuto presso il salone parrocchiale di Grazia sabato 11 aprile alle 18.
 
Numerosi i cittadini presenti che hanno ascoltato le parole del candidato a Sindaco, pronto a scendere in campo per le prossime elezioni comunali “ho un impegno preso con i cittadini da portare a termine, un progetto ambizioso interrotto nel 2010. Abbiamo pensato ad alcuni progetti, per Grazia ed i quartieri limitrofi, come la sicurezza attraverso la vigilanza notturna, 5 nuovi centri sociali, di cui uno proprio quì a Grazia, insieme al parco giochi e a nuove strutture sportive”.
 
Dopo San Pietro e il tour di denuncia del  degrado nelle vie periferiche, l’iniziativa di ascolto dei cittadini denominata “Dicci la tua” prosegue con l’ennesimo incontro nella Piana di Milazzo. “L’obiettivo di queste manifestazioni è ascoltare i cittadini, dare risposte alla gente, analizzare proposte e discuterne di nuove, come quelle che già sono pubblicate sul nostro sito milazzocicrede.it - ha proseguito Italiano -  “il campo di San Pietro in condizione di degrado, lo sviluppo sociale dell’area di Grazia, le difficoltà delle famiglie nei mancati servizi essenziali che un Comune moderno dovrebbe assicurare, sono tutte priorità del nostro programma politico”. L’evento è stato seguito e discusso in diretta su Twitter e su Facebook, come di consueto, sulle pagine del candidato Lorenzo Italiano. A breve le nuove tappe del “Dicci la tua in tour”.
 
Ufficio Stampa
 

DICCI LA TUA | Domani incontro di Lorenzo Italiano nel quartiere di Grazia

Si terrà domani sera, sabato 11 aprile, alle 18.30, presso il salone parrocchiale di Grazia, l'incontro di Lorenzo Italiano con i cittadini. Prosegue dunque il #DicciLaTua in tour per ascoltare le proposte della gente, attraverso la periferia e la Piana. Dopo San Pietro, il tour di denuncia per le vie di Santa Marina e Bastione, tocca adesso a Grazia dove già si erano raccolte parecchie lamentele per i disservizi, i mancati centri di aggregazione e la pericolosità delle strade ormai interamente dissestate.

Un'occasione importante di confronto e partecipazione per scrivere e riscrivere il programma di Lorenzo Italiano, candidato a Sindaco per le prossime elezioni amministrative del 31 maggio e primo giugno. La cittadinanza è invitata a partecipare. Presto le nuove date del tour nella Piana, per ascoltare quanti più cittadini possibile.
 
 
Lo staff

“Prima il centro o la periferia? Ecco perché sono risorse l’uno per l’altra”

Sono tanti gli esempi di città e metropoli che sono riuscite a riscoprire la periferia trasformandola in una risorsa per l’intera comunità, da Parma ad Agrigento. Oggi le periferie disegnano il volto nuovo delle generazioni future che abbracciano e impegnano i quartieri più distanti dal centro, ormai preda del caotico traffico e del turbinio diurno. Milazzo ha nel suo cuore una Piana che un tempo era una risorsa fondamentale nei più svariati settori, dal florovivaismo all’allevamento fino all’artigianato. Non solo l’industria dunque. Oggi i quartieri storici della Piana abbondano di degrado e fatiscenza, e chi ha scelto di restare ha umilmente dimenticato le tradizioni di un tempo. Ci sono problemi ben più gravi. A Santa Marina e a Bastione, nel nostro recente tour di denuncia per ascoltare i cittadini, abbiamo raccontato di strade senza asfalto, vie senza rete fognaria, quartieri senza illuminazione, zone prossime alla delinquenza a causa della mancata vigilanza… Tutto questo non è più accettabile.
 
Abbiamo pensato a delle soluzioni, costruite sulle proposte dei residenti e dei liberi cittadini ormai disillusi dalle solite campagne elettorali. Innanzitutto la periferia non è solo “quartiere dormitorio” né mero punto di aggregazione per anziani. La periferia siamo noi, giovani, anziani, famiglie, bambini. Non sono solo case e strade, sono storie, tradizioni, centri d’interesse culturale e sportivo. Rimettere in moto la Piana è possibile, io ci credo. Oltre le soluzioni che riguardano le emergenze più gravi come suddetto, bisogna ripristinare i centri sociali per anziani in tutti i quartieri limitrofi, ripensando al ruolo della pubblica amministrazione per sfruttare le strutture pubbliche per creare degli sportelli di prossimità, ossia dei servizi essenziali per il cittadino nei quartieri più disagiati. Nelle stesse strutture, spesso abbandonate si può pensare, con l’aiuto delle associazioni presenti sul territorio, a servizi di “tata di giorno” ossia “stazioni per bambini” gestite da mamme e maestre in pensione, anche per abbattere i costi degli asili nido. Piccoli centri da 6 bambini, a turni, possono svolgere un ruolo chiave nelle dinamiche famigliari prossime non solo alla periferia, ma a tutto il tessuto urbano.
 
Prima gli anziani o prima i giovani? In realtà sono una risorsa l’uno per l’altra. Istituire degli “orti sociali” lottizzando i terreni comunali o di associazioni, al fine di implementare quel circuito di ascolto e partecipazione tra anziani e nuove generazioni, aiutando così chi non può più permettersi ortaggi, verdure e frutta fresca, prodotti divenuti un lusso per disoccupati e pensionati soli. Un fondo di solidarietà istituito con la partecipazione di enti privati e commercianti, oltre che dal Comune, potrebbe servire per motivare anziani e giovani a tenere pulita la città nei punti strategici delle attività commerciali attraverso lavori socialmente utili. Le scuole devono tornare ad essere il cuore della famiglia milazzese. Bisogna sfruttare e riqualificare queste strutture per lo sport e la mobilità dei bambini attraverso eventi itineranti dentro e fuori gli edifici, coinvolgendo maestre, professori, genitori e palestre. Sono tanti i comuni che si sono attivati per creare consorzi come “Insieme più forti” dove allevatori e vivaisti, formati e istruiti dal Comune stesso, possono promuovere prodotti caseari per esempio, con il logo del Comune di Milazzo. Lo si può fare spendendo davvero poco, per creare allevamenti di lumache o di api, o di vino locale - il mamertino - molto ricercati nel settore cosmetico e della ristorazione. E dunque la Piana che diventa una risorsa per il centro, per i negozi, per le vetrine commerciali. Non è uno slogan ma un progetto di fattibilità immediata. Il Comune deve diventare un centro di formazione continuo per giovani ed anziani che, attraverso le strutture e le risorse pubbliche, possono essere messi in grado di produrre reddito. L’uno risorsa per l’altro. L’alfabetizzazione informatica degli anziani può servire, attraverso computer dati in comodato d’uso, per monitorare le condizioni di salute con la teleassistenza via webcam coordinata dagli operatori socio-sanitari.
 
Per la sicurezza va pensata una “vigilanza notturna” con personale qualificato e telecamere nelle periferie. Una comunità che si prende cura della comunità. Una rete efficiente in cui il Comune è filtro, oltre che vettore. Spendere tanto potrebbe essere difficile in tempi di default della Regione, eppure non è impossibile ripristinare parchi giochi e aree verdi ormai abbandonati, spingendo eventi e mostre itineranti, portando le famiglie a riscoprire il centro, così come la Piana. Il degrado del campo sportivo di Santa Marina ci ha motivato a credere nella riconversione di questi impianti, alla loro messa in sicurezza, alla loro rivalutazione sostanziale. E’ possibile che questi impianti, così come molte delle scuole che abbiamo visitato, non abbiano un defibrillatore ed un kit di primo soccorso? E’ possibile che manchino delle piastre d’emergenza collegate al 118, che deve far fronte ad un’utenza costantemente in crescita? Si parla tanto di servizio pubblico, ma nessuno propone il Bike Sharing, dove spesso sono gli stessi privati a ottenere i benefici più grandi. Nelle grandi città si è pensato a delle social bike card per gli anziani, che possono così spostarsi con le bici elettriche in assoluta libertà. Non è il nostro presente ma il vostro futuro. Non viene prima la periferia o prima il centro. Non ci sono solo giovani e non ci sono solo gli anziani. Non è una guerra generazionale. Siamo tutti risorse l’uno per l’altra. Il Sindaco e i cittadini, il Comune e gli elettori. Un nuovo inizio è possibile. Noi ci crediamo. Io ci credo.
Lorenzo Italiano

Il degrado della periferia raccontato da Lorenzo Italiano

Riprende l'iniziativa politica "Dicci la tua" di Lorenzo Italiano volta a raggiungere i cittadini nelle strade e nelle piazze di Milazzo. Dopo l'incontro di San Pietro dello scorso sabato, oggi invece si è passata in rassegna la periferia e le strade della Piana. Il tour era stato promosso sui social network e con una innovativa mappa di Google maps, attraverso la quale era possibile seguire gli spostamenti del corteo, partito dalla Stazione ferroviaria alle 15.00.
 

"Stiamo tentando di raggiungere i cittadini di Milazzo attraverso una serie di iniziative nuove che coniugano l'ascolto alla partecipazione attiva dei candidati" ha commentato a margine dell'iniziativa Lorenzo Italiano, candidato a Sindaco per la città di Milazzo "i vecchi modi di far politica hanno logorato la pazienza della gente. Noi vogliamo ascoltare quanti più cittadini possibile, attraverso internet ma anche scendendo nelle strade della Piana, ascoltando e raccogliendo le testimonianze di una periferia abbandonata vittima del degrado e dei vandalismi. Occorre ripartire dalle cose semplici ma tutt'altro che scontate: le erbacce, le strade dissestate, le illuminazioni mancanti, le reti fognarie ormai inesistenti. Tutti servizi indispensabili che la Piana non vede attivi da anni."
 

 
Il tour è dunque proseguito dalla Via Luigi Fulci fino alla zona di San Basilio a Santa Marina per poi raggiungere il campo sportivo di Santa Marina "mi sono vergognato di vedere allenarsi bambini accanto questa sporcizia, con strutture fatiscenti, assolutamente pericolose e fuori da ogni logica di buon senso" ha aggiunto Italiano dopo aver ascoltato i residenti, raccolto materiale video e fotografico già disponibili sui social. La manifestazione si è concentrata poi sul quartiere di Bastione, dal parco giochi rimasto incompiuto alle strade interne, da Via della Torretta a Via San Cono. Il tour si è concluso nella zona di Olivarella nei pressi della via due Torri, anch'essa priva di asfalto.

L'evento "Dicci la tua" è stato ripreso in diretta su Twitter e su Facebook sulle rispettive pagine del candidato Lorenzo Italiano che ha terminato aggiungendo "crediamo possibile, senza far polemica con nessuno, che dalla periferia Milazzo può ripartire, dalla soluzione ai problemi apparentemente invisibili ma che, in realtà, sono i più evidenti. I cittadini che ci aiuteranno a scrivere il programma e che oggi abbiamo ascoltato, potranno contare sul nostro impegno personale per risolvere questi disagi ormai insostenibili. Non possiamo permettere che nel 2015 certe vie di Milazzo siano prive di luci e di rete fognaria. La sicurezza ci sta molto a cuore e stiamo pensando di proporre un potenziamento della vigilanza nelle periferie, vittime di vandalismo e di episodi di furti anche gravi." Le prossime tappe del "Dicci la tua in tour" saranno Scaccia e San Marco, come suggerito anche dai molti cittadini che hanno commentato in diretta l'evento sui social.
 
 

Ufficio stampa

Riparte Giovedì il #diccilatua in tour per ascoltare i cittadini della Piana

Riparte il #diccilatua in tour, dopo la tappa di Santo Pietro, oggi, giovedì 2 aprile, Lorenzo Italiano sarà a disposizione dei cittadini che incontrerà letteralmente per strada nei punti nevralgici della Periferia. Il tour per raccogliere proposte, analizzare problemi, ascoltare i cittadini, partirà domani alle 15 dalla Stazione Ferroviaria per poi spostarsi lungo la Via Luigi Fulci fino a San Basilio e al campo sportivo di Santa Marina, passando per la Via Orgaz e via Papa Leone II. Poi la sosta alla Chiesetta di San Marco e il ritorno a San Pietro nella Via Tenente G.Picciolo.
 
Sarà anche un tour del degrado e delle vergogne, tra fogne a cielo aperto, opere pubbliche dissestate e preda del vandalismo, quartieri residenti dove regna la paura per la mancata vigilanza urbana, strade e insegne divelte... tutto verrà analizzato e documentato per intraprendere un percorso - non solo itinerante - di confronto con i cittadini e gli elettori che vorranno partecipare nei vari punti di sosta. L'appuntamento a domani alle 15:00 dalla Stazione Ferroviaria di Milazzo. L'evento sarà commentato in diretta su Twitter e su Facebook. Di seguito la mappa con il percorso prestabilito, che potrebbe tuttavia subire variazioni a seguito dei sopralluoghi.