INTERVISTA | Italiano a SiciliaPress "Nostri primi alleati i cittadini"

Riportiamo l'intervista integrale pubblicata dal quotidiano Sicilia Press a Lorenzo Italiano
 
Mancano circa due mesi alle elezioni amministrative di Milazzo, si sente pronto a questa nuova sfida? Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi?
 
Non è stata una scelta personalistica. La mia candidatura è il risultato di un percorso condiviso da una comunità politica che in questi anni non si è mai arenata e ha continuato a produrre contenuti, riflessioni, dibattiti. L’area di centrodestra era totalmente orfana di rappresentanza e questo non potevamo permetterlo. Noi crediamo seriamente in una nuova prospettiva, puntiamo quindi a risollevare Milazzo.
 
 
Quali proposte programmatiche presenterete alla cittadinanza? 
 
Possiamo provare a capovolgere la domanda. Quali saranno le proposte che la cittadinanza ci presenterà? Abbiamo predisposto degli strumenti on-line per raccogliere proprio dai cittadini, idee, proposte o semplicemente segnalazioni, per tenere una “road map cittadina” sempre aperta e aggiornata. L’innovazione tecnologica ce lo permette. Il nostro sito, milazzocicrede.it, sta già raccogliendo migliaia di visite e proposte.  Noi punteremo ad un programma non solo condiviso con le parti sociali, ma a progetti realizzabili nel concreto. La fattibilità della rinascita milazzese concerne tre macro-aree: l’ambiente, con la rivalutazione delle coste, dei paesaggi, al recupero delle piazze e dei quartieri, fino al progetto della raccolta differenziata e all’inserimento di Milazzo in un quadro eco-sostenibile; poi il turismo, che sarà il volano della nostra programmazione politica e civile, perché solo la nostra città può rilanciarlo e beneficiare dei suoi effetti, attuando politiche mirate all’immagine, alle riqualificazione e alla cultura, oltre che al recupero delle tradizioni; la terza macro-area abbraccia le tematiche connesse alla tassazione e al commercio, che restano i gangli vitali della società attiva di Milazzo, di quei pochi commercianti e professionisti che coraggiosamente lottano ogni giorno per portare i risultati a casa. Tutto questo deve trasversalmente coinvolgere anziani e giovani, attraverso politiche mirate alla socialità.
 
 
Perché la scelta del motto “Io ci credo” e del logo con la i corsiva?
 
Una scelta che vuole infondere fiducia nei cittadini che ci aiuteranno. Vorremmo far riscoprire la partecipazione alla politica perché la cura ai problemi della politica è la buona politica. Non esiste l’anti. Esiste la positività, la propositività, il confronto dinamico e costruttivo. Credere è fondamentale in momenti sociali difficili come quelli che stiamo attraversando, credere nei valori della trasparenza e della coerenza innanzitutto, perché chi sceglie Lorenzo Italiano fa una scelta di valori e non un semplice voto fine a sé stesso. Vogliamo salvarla questa Milazzo e creare una nuova classe dirigente, con l’aiuto di chi ha più esperienza e con la voglia di chi si affaccia solo ora sul palcoscenico politico. La i corsiva è la i che rappresenta non solo la semplice omonimia di un candidato, ma la i protagonista di ogni cittadino che si sente di rimettersi in gioco con questo slogan “io ci credo”. Una i di innovazione, di informazione, di interazione, di idee, di inizio e di immaginazione. Come “Insieme”, perché solo insieme possiamo ricostruire Milazzo. Noi ci crediamo.
 
 
Malgrado i buoni propositi si prevede un alto tasso di astensione, Lei ha già pensato a possibili accordi post elettorali? Quali sono le priorità delle vostre liste una volta eletti?
 
Noi siamo aperti a tutti quelli che sposeranno il nostro programma e saranno certi di poterlo impreziosire con proposte ad esso coerenti. Sinceramente siamo e resteremo alternativi alla sinistra, com’è giusto che sia in un’epoca di inciuci e parentele forzate. I nostri unici alleati sono i cittadini. Le nostre priorità sono e restano le loro esigenze. Basta utilizzare il Comune come una sorta di ufficio di collocamento unidirezionale. Oggi la pubblica amministrazione deve essere ripensata come una sorta di impresa a gestione partecipata, con l’aiuto dei cittadini, attraverso l’ascolto e la condivisione. Crederlo si può perché Milazzo lo merita.
 
 
A cura della Redazione
 
 

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